INIZIAZIONE

● I valori iniziatici
Vi è innanzitutto la Virtus sacra, trasmessa tradizionalmente e regolarmente al vertice visibile della Grande Piramide dal precedente detentore della dignità regale e sacerdotale del Rito. Vi è poi l'accettazione in toto della più pura tradizione, che designa, nel rito sacrificale, il solo mezzo per l'uomo moderno di raggiungere i livelli superiori dello spirito e tentare, con le qualifiche acquisite di volta in volta, la reintegrazione individuale. Viene poi il rito sacrificale, utilizzato secondo i principi di corrispondenza, di legame sacro, di trascendenza, di ritmo in armonia con il ritmo cosmico. Tradizionalmente, è la fides di tutti gli aderenti che permette loro di partecipare alla virtus del vertice. Infine, troviamo l'azione rituale.
Avendo l'uomo perso il punto di riferimento del proprio centro, si trova in una grave crisi di identità. Ciò l'ha completamente frantumato, ecco perché è necessario ricomporlo. Il mito di Osiride, tagliato in 14 pezzi e che, per rinascere, ha bisogno di essere ricomposto, è sempre attuale. Iside, la vedova della massoneria egiziana, ne raccoglie i pezzi, lo ricompone ridandogli la vita attraverso l'azione che necessita il rito sacrificale. È la realizzazione della pietra cubica tratta dalla pietra grezza. L'Uomo risuscitato non è completo; benché ricostituito, è senza fallo, non può generare, la sua virilità spirituale è quasi completamente persa. Non è né maschio né femmina, è un ibrido che non riesce a stare in piedi come l'Apollo di Cirene. Benché ricostituito e resuscitato, rimane nella croce orizzontale, incapace di voltarsi verso la croce verticale. Per questo, ha bisogno di ulteriori purificazioni, meditazioni, riti sacrificali adeguati, che possano restituirgli la sua virilità spirituale perduta. È quello che si tenta nelle camere che seguono la zona di primo lavoro, nelle quali egli percorre il braccio verticale della croce al termine del quale diventa pietra cubica a punta. Si tratta di un itinerario difficile ed irto di pericoli. Per formulare l'idea in armonia con la leggenda del Graal, da Cavaliere Terrestre deve diventare Cavaliere Celeste. Deve essere puro, umile e dolce, tutti i suoi sforzi devono tendere a sormontare i numerosi ostacoli che tenteranno di farlo deviare definitivamente. È una terribile lotta da affrontare contro la propria personalità, contro i propri interessi ed i suoi condizionamenti. Deve assicurare una forma di spirito del tutto particolare, volta verso la ricerca del mondo divino in sé, della sacralità della propria vita e di tutto ciò che l'attornia, evitando ogni altra preoccupazione. Occorre volere ad ogni costo ed applicarsi preparandosi perché la conoscenza si dia spontaneamente. È una preparazione all'avvenimento che si fa con determinazione, amore e sacrificio. Preparazione che verterà prima sulla mentalità tradizionale e sulla trasmutazione della personalità profana e caotica in personalità iniziatica e ritmicamente ordinata, e poi alla lenta e continua progressione verso la Luce.


La progressione dei Gradi
II 90 gradi del Misraim ed i 94 gradi del Memphis sono riuniti comprendendo, in una nomenclatura speciale, i gradi chiave di tutta la scala iniziatica tradizionale.
La serie simbolica è costituita dalla zona di primo lavoro sacro che riunisce Logge e Triangoli. Le officine lavorano in 'Camere' di Apprendista d'Arte, Compagno d'Arte e Maestro d'Arte.
I gradi sono poi così raggruppati: dal 4° al 7° nel Collegio dei Sublimi Cavalieri della Volta di Perfezione; dall'8° all'11° nel Capitolo dei Cavalieri della Spada, Perfetto Massone di Heredom (l'11° essendo Cavaliere R+C); dal 12° al 17° nel Senato dei Cavalieri del Sole, Filosofi Ermetisti; dal 18° al 30° nel Consiglio dei Commendatori degli Astri, Saggi della Verità.
Dal 30° grado al 90° grado, entriamo in una serie che culmina negli Arcana Arcanorum. I 30° 90° sono chiamati così Sublimi Maestri della Grande Opera.
Vengono poi i gradi dei membri dei cinque Supremi Consigli, 31°90°91° Difensori del Rito, 32°90°92° Cavalieri Filaleti, 32°90°94° Sublimi Principi Patriarchi di Memphis, 33°90°95° Conservatori e Gran Conservatori del Rito.
Rimangono due gradi corrispondenti uno, il 33°90°96°, alla funzione nazionale di Gran Maestro Gran Commendatore per la Nazione e l'altro, il 33°90°97°, alla funzione di Sovrano Grande Hyerophante Generale e Sovrano Gran Maestro, che detiene la sovranità dell'Ordine e del Rito nei due emisferi.


Le corrispondenze esistenti tra gli alti gradi del Rito e le diverse tappe dell'iniziazione
Al grado 8°-11°, il Ricercatore tenta il passaggio delle acque. Egli può passare il ponte che unisce le due rive, ma può anche cadere nelle acque senza speranza.
Al grado 12°-17°, una volta passate le acque, può affrontare la via alchemica, ed al grado 18°-30° la via astrologica e cabalistica.
A partire dal 30°-90°, comincia ad operare con le forze degli elementi, ed in seguito con le forze superiori. Il Rito sacrificale, che agisce sui piani sottili, lo protegge, l'aiuta perché l'azione rituale permette l'apertura dei due canali, l'uno che fa salire dal basso verso l'alto la fides e l'altro che fa discendere dall'alto verso il basso la virtus, come chiaramente detto nella Tavola di Smeraldo. È opportuno, tuttavia, fare molta attenzione. È la base del rito sapere che gli effetti si producono nel mondo fisico e che le cause si creano nel mondo metafisico, per cui nulla si produce quaggiù che, prima, non sia prodotto nell'aldilà.
Attraverso il Rito, il mondo superiore è mosso dal mondo inferiore, e viceversa. Nella Tavola di Smeraldo è detto: 'Risale dalla terra al cielo e ridiscende sulla terra raccogliendo la forza delle cose superiori e delle cose inferiori'. Da questo deriva l'indispensabile presenza presso l'operatore delle qualifiche originali di legittimità e di autenticità che garantiscano la validità del Rito e preservino la comunità dai danni causati dagli interventi di forze sconosciute e non desiderate o dalla liberazione di forze infernali incontrollabili. Il Sacro non può essere manipolato impunentemente. Lo scopo del Rito è la ripetizione delle leggi della Natura in quanto imitazione dell'ordine cosmico che consiste nel reiterare il mistero della divinizzazione dell'uomo, della generazione sopranaturale di un dio in relazione con l'esperienza della morte e della resurrezione. In armonia con quanto abbiamo detto prima, e dal fatto che è totalmente proiettato verso la spiritualità, l'Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraïm e Memphis non ha alcun fine né di lucro né di qualunque potere socio-politico. Infatti, si disinteressa della politica e pone tutte le confessioni religiose sullo stesso piano, nel senso che le ammette tutte con pari dignità.


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